Persa la grandissima opportunità di denunciare le conseguenze nefaste delle politiche delle multinazionali, di chiarire il pericolo che incombe, il rischio che la democrazia evapori.
Voto in Francia. Perde la democrazia

Vincenzo Maddaloni in Francia, Politica Tags: capitalismo, Dittatura, Europa, globalizzazione, Italia, Le Pen, LINKIESTA, Macron, multinazionali, Presidenziali francesi, Sinistra
Persa la grandissima opportunità di denunciare le conseguenze nefaste delle politiche delle multinazionali, di chiarire il pericolo che incombe, il rischio che la democrazia evapori.
Vincenzo Maddaloni in Italia, le Arti Tags: diversità, Gabriele Del Grande, Giornalismo, Giornalisti, LINKIESTA
Non conta più che un professionista esperto sia formato e aggiornato per intervenire con sicura competenza sui nodi sempre più ardui del mondo contemporaneo. La funzione “terza” del giornalismo non interessa più. Meno che mai il prendere posizione, sia pure argomentata e provata, di giornalisti competenti che “verificano alla fonte”.
Tiziano Bonini in Diversità, Media Tags: algoritmi, Forbes, freelance, giornalismo italiano, giornalismo online, Gli Stati Generali, LINKIESTA, modelli di business, startup, Tiziano Bonini
Il caso del nuovo giornale online Gli Stati Generali rappresenta un’ulteriore tappa verso lo stravolgimento delle misure tradizionali del valore del lavoro. In questo modello il lavoro non viene più ricompensato per il semplice fatto di essere stato svolto ma si traduce in valore economico solo se ha un impatto (misurabile) sui lettori. È un algoritmo, e non più la paga oraria stabilita dai sindacati, a fissare il tetto del valore del lavoro. Stiamo assistendo a un trasferimento (shift) del valore del lavoro dal tempo impiegato nella ricerca e nella scrittura verso l’effetto che questo lavoro genera nel pubblico.
in Media Tags: JACOPO TONDELLI, LINKIESTA, MASSIMILIANO GALLO
Jacopo Tondelli protesta per essere stato scavalcato nel licenziamento del suo condirettore. All’articolo di Tondelli hanno risposto il Consiglio di Amministrazione, e la redazione.
Jacopo Tondelli, direttore del giornale online Linkiesta dal giorno della sua fondazione, annuncia oggi in apertura del sito le sue dimissioni, sintetizzandone le ragioni e facendo un bilancio dell’esperienza. A lui e a Linkiesta vanno i migliori auguri del Post e i complimenti per il lavoro fatto.
Poi arriva un giorno, e ti accorgi che è il giorno in cui devi – non hai altra scelta, devi – andare via. Quel giorno per me è arrivato oggi in seguito a una decisione degli organi di gestione de Linkiesta.it che non doveva essere presa sopra la mia testa. Succede invece che, a cose fatte e decise, mi viene comunicata verbalmente la decisione “già presa” del licenziamento del condirettore Massimiliano Gallo. Non solo già presa, ma materialmente già irrevocabile. Figurarsi.
Senza neanche entrare, qui, nel percorso decisionale e nell’impianto motivazionale della scelta, mi è parso evidente quale fosse il mio dovere e dove stesse la mia dignità personale e professionale: nelle dimissioni. Perché non si può fondare un giornale come Linkiesta aderendo anche come socio all’iniziativa; non si può pretendere di fare le pulci al potere, ai suoi tic, alle sue arroganze, ai suoi errori di valutazione e gestione, per poi annuire e magari anche ringraziare di fronte a un gesto che sa, palesemente, di esautorazione. Qualunque altra mia scelta, avrebbe voluto dire accettare e anzi istituzionalizzare, dentro al giornale che ho diretto sin dalla sua fondazione e di cui sono socio, il germe di ciò che più accesamente abbiamo criticato nelle società degli altri.
(continua a leggere su Linkiesta)
20 febbraio 2013
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